Quasi tutti siamo d’accordo che una rappresentazione descrittiva di un campo fiorito o di un paesaggio sia piacevole all’occhio, e spesso questa tipologia di quadri è quella più cercata ed acquistata in un contesto di decorazione di uno spazio interno.
Partendo dalla premessa che l’astratto non valga meno del figurativo, come bene insegna la storia dell’arte, cerchiamo di capire come accogliere un quadro astratto senza lasciarsi intimorire dalla nostra – a prima vista – incomprensione.
Astratto non significa “non pensato”
Un quadro astratto può trasferire emozioni e “catturare” esattamente come uno figurativo, un paesaggio o un ritratto, ma non tutti si sentono pronti per esporlo in casa propria.
Spesso la tendenza comune è quella di non sforzarsi nel capire il pensiero che sta dietro ad un’opera astratta. “Potrei farlo anche io”, quante volte l’abbiamo sentito o detto proprio noi di fronte ad un’opera in apparenza semplice? Ma qual è stato il vero processo che ha fatto arrivare l’artista a quella realizzazione finale?
Partendo dal caos che può essere un’ispirazione momentanea, o un insieme di concetti che si vogliono mettere su tela, è estremamente difficile trovare una completezza nel risultato finale.
La complessità nel trovare una sintesi visiva o grafica, la scelta del materiale, sono punti fondamentali per l’artista.
Sforziamoci di andare oltre alla mera rappresentazione della realtà.
Cosa mi vuole dire? Cosa mi arriva? Perché ha usato proprio quel materiale e non un altro?
Capire un poco di più di un mondo che in apparenza può risultare ostile può fare veramente la differenza e dare carattere e profondità ad un ambiente che altrimenti risulterebbe anonimo.
Conosci l’artista
Conoscere la mente che sta dietro alla realizzazione dell’opera finita aiuta nell’avere una visione completa. Avere la possibilità di approfondire sull’artista permette di dare profondità ad una percezione dell’opera che altrimenti risulterebbe piatta e senza una storia.
(In questo articolo introduciamo il nostro artista principale, Lorenz Kölhkren, clicca qui se vuoi approfondire)
In fondo permetterai ad un quadro di entrare nella tua casa e fondersi nel tuo ambiente sicuro, nel tuo nido. Il minimo è conoscere la parte più intima dell’autore, le emozioni espresse in quel momento, il motivo per cui la sua scelta è caduta su un certo colore e quel tipo di tratto, vi permetterà di entrare più in sintonia con l’artista e il messaggio trasmesso sulla tela. E di conseguenza vi renderò molto più accoglienti nella scelta finale.
Sapere il processo creativo, conoscere un tipo di materiale che l’artista ha voluto sperimentare, un aneddoto, un pezzetto di vita, vi permetterà anche di fare bella figura con i vostri ospiti, e di accendere la scintilla di curiosità e apprezzamento anche nella persona più scettica e meno amante dell’arte!
(Qui per esempio spieghiamo la realizzazione della collezione the hole, se vuoi approfondire)
Segui l’istinto!
Può capitare che nonostante tu sappia tutto di un determinato quadro, dall’ispirazione al processo creativo, dai materiali usati alla musica utilizzata come colonna sonora nel momento della creazione, non ti dica nulla.
Al contrario, un’opera di cui non sai assolutamente nulla può farti scattare un interruttore all’altezza del cuore. Una palette di colori particolare, una texture che ti attira, una gestualità che ti muove qualcosa. Lasciati guidare dal tuo istinto, che non sbaglia mai!
Bonus: innamorati!
Anche solo il fatto di venire colpiti da un quadro, significa che qualche emozione è scattata. È un richiamo che va ascoltato.
Buona ricerca!
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